Fiat Bravo
Torna un nome storico Fiat Bravo BRAVO, BIS!MARTINSICURO – Era la metà degli anni '90, quando la Fiat decise di levare dal mercato la leggendaria Tipo, per sostituirla con due auto: la Bravo (3 porte) e la Brava (5 porte).
Dopo qualche anno di onorata carriera, tocco alle 2 medie essere sostituite dalla Stilo. Adesso in Fiat, dopo il parziale insuccesso della Stilo, sono tornati alle origini. Infatti è tornata la Bravo.
La nuova Bravo è equipaggiata con un 1400 da 90 cv (benzina) e un diesel Multijet da 120 e 150 cv, negli allestimenti Bravo, Active, Dynamic, Emotion, Sport.
Esternamente in Fiat sono voluti ritornare al passato non solo con il nome, ma anche con il carattere sportivo che la vecchia Bravo emanava, e che ora la nuova versione della media piemontese emana. Linee curve e sinuose, coda slanciata, anteriore grintoso ripreso dalla Grande Punto sono i canoni stilistici di punta di questa nuova auto italiana.
Entrando dentro la sportività grintosa che le linee esterne descrivono è amplificata. Plancia quanto mai grintosa, dinamica e sportiva (bella la scritta “Bravo” cromata in rilievo a destra del passeggero sulla plancia). Consolle centrale completa di tutto (ha addirittura la presa USB sulle versioni con il Blue and Me). Quadro strumenti “indiavolato” di un vivido rosso fiamma.
Ed ora il test drive: la Bravo guidata era la 1900 Multijet 120 cv Dynamic da 21780 €. Golf sei avvisata: ecco cosa avevano in mente gli ingegneri Fiat nel progettare la Bravo. E il risultato è stato perfetto: un auto che “mixa” sportività e compattezza, che sicuramente farà breccia nel cuore degli Italiani. Su strada questa nuova proposta made in Fiat ha molte doti: un brillante propulsore cattivo e docile allo stesso tempo, una silenziosità e un abitabilità ottime, una facilità e un piacere di guida molto elevati.
Infine i prezzi: si va dai 14900 € della 1400 Bravo ai 17400 € della 1400 Dynamic (Benzina); si va dai 19000 € della 1900 Multijet 120 cv Active ai 22800 € della 1900 Multijet 150 cv Sport (Diesel).
A cura di Bruno Allevi