Natale in Africa
Il Natale in Africa offre un vasto panorama di contaminazioni tra le tradizioni europee e quelle del Continente Nero. In Nigeria, per esempio, le religioni diffuse sono tante e solo la parte cristiana della popolazione festeggia la Natività; dato il clima, alberi e focolari non sono una caratteristica del Natale nigeriano, ma esiste la tradizione di far vista ai parenti e il cenone della Vigilia.
In Kenya il Natale ha due elementi predominanti: il nyama choma, un arrosto di capra molto in voga per le feste, e i tantissimi fiori con cui vengono addobbate le case le strade e gli alberi di Natale. In occasione della natività i bambini Kenyoti girano per le case come per Halloween alla ricerca di doni.
L'Egitto è un paese mussulmano, ma a partire da un periodo recente sono comparsi i primi alberi di Natale. I festeggiamenti iniziano il 25 di Novembre ma sono molto diversi dai nostri; infatti si digiuna per 40 giorni fino al 6 di Gennaio in cui per festeggiare si fanno grandi mangiate di fatta, un piatto a base di carne e di riso.
In Ghana, seppur non predominante, la tradizione cristiana è più diffusa e il Natale viene festeggiato con processioni religiose e tanta musica. Esiste anche la tradizione dell'albero ma naturalmente vengono utilizzate piante autoctone come, per esempio, il mango. Per quanto riguarda i piatti tradizionale delle feste questi sono generalmente a base di riso, pollo, agnello e frutta.
In Sudafrica fà troppo caldo per sentire una vera atmosfera natalizia, quindi magari si approfitta delle feste per andare al mare.
Nello Zimbabwe è invece più sentito, il Natale viene chiamato Kisimusi e conserva la tradizione dei regali ai più piccoli e dei cenoni a base di carne, verdure e dolci attorno ai quali si riuniscono le famiglie.
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