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Greatest Hits Craig David (Craig David)22/11/2008
Craig David ha utilizzato il formato del greatest hits, convenzionalmente considerato il sunto della carriera di un artista fino ad oggi, come uno strumento per riscoprire le sue radici e spingersi oltre con stile fresco e suoni nuovi, compilando così il quinto album – l’ultimo di una serie di pubblicazioni che hanno già fatto vendere oltre 13 milioni di copie.
“E’ il nuovo materiale ad essere il più importante per fare il passo successivo”, spiega Craig con la stessa passione che l’ha sempre accompagnato da ormai oltre un decennio di successi commerciali e di critica. “Ciò significa che devi passare al livello successivo del tuo gioco di compositore, perché stai andando da solo contro successi conclamati.”.
Essendosi fatto le ossa da adolescente come deejay garage, i nuovi brani di questa raccolta sottolineano le radici musicali di Craig ed il suo continuo interesse per la scena musicale underground. “Where’s your love”, il brano in cui collabora con Tinchy Stryder, il nuovo principe del grime (“dal punto di vista dei testi lui é il più bravo, può veramente aggiungere qualcosa”), è basata su un brano ormai classico del garage, “Colours” feat. Stephen Emmanuel. “E’ stato un grande pezzo garage all’epoca, ma non ha mai avuto molto riscontro commerciale,” ricorda Craig. “Sai cosa? Magari non ho mai fatto molti singoli garage in tutti questi anni, ma questo pezzo è fantastico e penso che possa fare tornare in mente tutta la scena musicale di quel periodo e spero che le renda finalmente giustizia.”
Se “Where’s your love” guarda al passato di Craig David, il nuovo brano “Insomnia” con il suo ritmo vibrante e nervoso è tutto rivolto al futuro. “Insomnia” è saltata fuori dal lavoro a Philadelphia con Jim Beanz della Timbaland Production. Mostrando la futura direzionale musicale, il brano permette anche di fare paragoni con ciò che ha fatto di Craig David una così grande star, a partire da quando si è imposto all’attenzione della scena con il brano “Rewind”.
“Volevo far vedere ciò che ha trasformato quel ragazzo di Southampton nel ragazzo che sono oggi: la creatività, l’innovazione e la forza di abbattere i confini. Così sono andato a Philadelphia con questa volontà,” dice Craig con ancora quell’entusiasmo contagioso degli artisti alle prime armi. “Non voglio fare un disco come Ne-Yo, o come Usher o come Justin Timberlake. Voglio fare un album di CRAIG DAVID!”
La raccolta contiene i singoli di successo “Fill me in” e “7 days”, le sue collaborazioni con gli Artful Dodger (“Rewind”) e con Sting (“Rise & fall”), così come 12 tra le più grandi ed amate hits di Craig David.
Il primo successo, “Rewind”, ha una storia travagliata. “Ero al settimo cielo, non vedevo l’ora che la gente lo ascoltasse nei club, “ ricorda. “Era qualcosa di completamente nuovo…non ci voleva un genio per capire che sarebbe stato un successo.” Craig e Mark Hill degli Artful Dodger avevano portato in auto la cassetta con il brano da ascoltare, come test qualitativo finale, ma un problema tecnico ha distrutto il nastro. Devastati, i due erano sicuri che non sarebbero stati più capaci di ricatturare la magia del pezzo originale. Chiaramente la magia è invece sopravvissuta e “Rewind” è diventato il brano capostipite dello UK garage e uno dei maggiori successi dell’anno.
“Fill me in” ha rappresentato un momento molto eccitante perché il suono era un ibrido tra la nascente scena garage e l’R&B, mentre “7 days” è stata la canzone che ha effettivamente permesso a Craig di ottenere il primo contratto discografico.
La storia della carriera di Craig è contrassegnata da numerosi successi. Di “Don’t love you no more (I’m sorry)” Craig dice “tutti si possono ritrovare in una canzone semplice, con una semplice melodia unita ad un semplice sentimento, di solito sono queste quelle che riescono meglio.” Ed è una teoria certamente vera, visto che è stata una delle canzoni più passate in radio.
Anche il successo dello scorso anno, “Hot Stuff (let’s dance)”, ha raggiunto la testa delle classifiche di vendita e radiofoniche, sostenuto dallo stesso David Bowie, il cui campionamento caratterizzava la canzone. La sua approvazione è stata chiaramente rispettata: “Lui conosce bene la musica soul, ha avuto Luther Vandross come corista per un certo numero di anni ed è stato proprio lui a spingerlo avanti e a farlo diventare un artista.”
Il momento che Craig David ricorda con maggiore orgoglio è quando ha saputo di avere fatto registrare il tutto esaurito alla Wembley Arena di Londra per tre sere consecutive. Così come quando si è aggiudicato ben 3 Ivor Novello Awards (tra cui il prestigioso Songwriter Of The Year e Best Contemporary Song), quattro MOBO’s (uno per Best Uk Act) e due MTV Europe Awards. “Non avevo idea di quanto fosse importante l’Ivor Novello Award, soprattutto il Songwriter Of The Year, finchè non ho visto la lista di chi lo aveva vinto prima di me. Erano i più grandi artisti di sempre, come Elton John e Bernie Taupin. Quindi vincerlo con Mark Hill subito al primo colpo è stato veramente incredibile!”
“Sono veramente fortunato e mi sento un privilegiato ad esser qui ora con un Greatest Hits. E’ il catalizzatore, lo strumento per arrivare al mio prossimo album” conclude con lo sguardo rivolto al futuro e con la stessa energia di sempre. “Musicalmente, sono innamorato di talmente tanti stili e suoni diversi che non sono ancora riuscito a metterli insieme tutti. Ho anche molte cose nuove da dire nei miei testi, ispirato da quello che ho visto e sentito durante i miei viaggi. Ho lavorato con molti importanti produttori, ho imparato a riconoscere i mie punti di forza così come le mie debolezze. Penso di aver buttato le basi per una lunga carriera, voglio creare musica per altri 10, 20, 30 anni.”
E in più il GREATEST HITS contiene una bonus track d’eccezione: “Walking away” in duetto con Nek!
Nek è uno dei cantanti più conosciuti in Italia e all’estero e ha venduto oltre 7 milioni di album. E proprio “Walking away” è il primo singolo che anticipa l’uscita della raccolta.